A dare il là alla campagna elettorale per la successione a Canio Di Milia era stata la Lega Nord con il lancio di “Progetto comune”, che non ha ancora un candidato sindaco e non avrà il simbolo della Carrocco ma sarà una lista civica. Da qualche giorno in lizza c’è un candidato sindaco, l’ex-comandante della polizia municipale Alfredo Macrì Del Giudice, che ha annunciato la costituenda “Uniti per Stresa” e cerca persone disposte a candidarsi. Ha esordito con un “Appello alle cittadine e ai cittadini di Stresa”. “Mobilitiamoci, Aiutiamoci, Stringiamoci”, esorta. “Coloro che ancora oggi ci governano promisero dieci anni fa – accusa – di provvedere alle cose più indecenti della città, che ebbero cura di filmare in tutta Stresa e di farci vedere al cinema dell’oratorio: dal nuovo porto, affondato insieme ai milioni dei nostri euro, all’ex-rimessa del trenino, all’ex-pensilina della stazione ferroviaria, alla villa La Palazzola, ai marciapiedi del lungolago, ecc, ecc. Ma le indecenze cono ancora al loro posto. Loro pure. Alcuni c’erano anche prima. Le promesse elettorali non mantenute dovrebbero spingerli a chiedere quanto meno scusa agli stresiani e a farsi da parte. Ma di tanta umiltà e buon gusto nutriamo seri dubbi. Pertanto tocca a noi dire basta e fare piazza pulita. E’ tempo di rinnovamento. Mandiamoli a casa tutti”. Le prese di posizione di Macrì Del Giudice compaiono da domenica sulla pagina fb del gruppo “Stresa elezioni 2015” e sono le uniche, fino ad ora, di un candidato sindaco. Tutti guardano alla maggioranza uscente attorno alla quale, da metà mandato, girano voci su un presunto sfaldamento determinato da progressive differenze di vedute tra Canio Di Milia e Giuseppe Bottini. “Le voci non m’interessano – commenta il vicesindaco - stiamo lavorando, ci stiamo confrontando e, al momento giusto, ci presenteremo. Non escludo si arrivi, alla fine, a due compagini ma non contrapposte tra di loro, alleate”.
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