I Borromeo sono ricorsi di nuovo alla carta bollata. In questi giorni, all’albo pretorio al piano terra della sede municipale in piazza Matteotti, è comparsa la delibera d’affido dell’incarico di opporsi al nuovo ricorso al Tar Piemonte all’avvocato di fiducia dell’amministrazione, Teodosio Pafundi. Questa volta la proprietà s’oppone al provvedimento di riconsegna delle aree sciabili alla S4. La notizia diventa di dominio pubblico proprio mentre in vetta sta cadendo, copiosa, la neve e la stagione invernale, assicurata fino allo scorso fine settimana dall’innevamento artificiale solo per la pista baby può davvero ripartire. La riconsegna era avvenuta dopo una sentenza del tribunale civile di Verbania che aveva giudicato legittima l’ordinanza con la quale il sindaco, Canio Di Milia, aveva stabilito la pubblica utilità sulle piste dopo la chiusura eseguita, il 3 dicembre 2013, dall’ufficiale giudiziario relativa alla mancata corresponsione dei canoni d’affitto che la S4 si riteneva in diritto di non pagare dopo l’entrata in vigore della legge regionale che disponeva l’introduzione di un canone di concessione in luogo dell’affitto. Ordinanza che, qualche mese prima, un altro giudice del tribunale civile di Verbania aveva ritenuto illegittima accogliendo il ricorso dei Borromeo,
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