Torna, domani il Presepe vivente di Vedasco. Con molte novità, anticipa il comitato organizzatore. Apertura alle 12, per chi intende pranzare in collina. Un’antica cantina è stata riattata a locanda dell’anno 0. Il menù è quello della cucina tipica locale: polenta, formaggi, trippa, ecc. Nelle osterie, panini e vin brulé. Dalle 14, 30 antichi mestieri e botteghe artigiane ricostruite. All’asilo, oggi sede della Pro loco, uno scultore al lavoro, l’antica cucina, la fattoria degli animali. La maggiore novità riguarda la rappresentazione della Natività, l’abito di Maria che, sulla scorta del quadro del ‘600 raffigurante l’adorazione dei Magi, la madre di Gesù sarà vestita di rosso. Per facilitare l’accesso al paese, dove le possibilità di parcheggio saranno inesistenti, dalle 12 entrano in servizio due bus navetta da 22 posti ciascuno. L’unica incognita è il maltempo. Dovesse povere, il presepe vivente slitta al giorno dell’Epifania, che tra l’altro è quello canonico indicato in calendario liturgico.
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