sabato 13 giugno 2015

Giuseppe Bottini giura ed assegna le deleghe

Primo atto ufficiale, con il giuramento del sindaco e l'assegnazione delle deleghe, dell'amministrazione guidata da Giuseppe Bottini. Al vicesindaco, Carlo Falciola, vanno le Attività produttive, il Commercio, la Polizia municipale, il Personale, le Politiche Giovanili, il Tempo libero e lo Sport. A Valeria Sala Bilancio e Finanze, Politiche sociali: ad Albino Scarinzi Cultura e Pubblica Istruzione, ad Alberto Galli, confermato anche capogruppo di maggioranza, Turismo, Patrimonio, Servizi demografici e cimiteriali. Bottini ha tenuto per sè Urbanistica, Edilizia Privata e Lavori pubblici. "Giunta fotocopia", l'ha definita Marcella Severino (Obiettivo Comune): "Torno dopo qualche anno in consiglio e trovo la giunta, quasi come l'ho lasciata. Nessuna novità. Non l'ingresso del nuovo eletto Radaelli, non il ritorno in giunta, ad esempio, di Mauro Fortis, che poteva rientrare dopo una legislatura. Il vicesindaco Falciola appare un assessore alle varie ed eventuali. Mi sarei aspettata per lui deleghe pesanti, quali l'urbanistica o il bilancio.  Noi, ad ogni buon conto, con la nostra Stefania Sala, il ricambio l'abbiamo avviato". "Chiedo a Bottini - ha concluso se sia vero che si dimetterà entro l'anno oppure verrà sfiduciato, visto che la voce sta circolando da qualche giorno". Stesso quesito, al termine d'un intervento dai toni molto duri, ha posto Alfredo Macrì del Giudice che ha messo sotto accusa la giunta per delibere emesse in primavera che danno luogo a ordinanze entrate in vigore a giugno, riferito al provvedimento all'origine del diverbio tra due esercenti riferito dal collega Luca Gemelli sull'edizione locale della Stampa di ieri (venerdì 11). Ordinanza che  è stata solo la prima di una lunga serie di contestazioni da parte di Macrì che ha invocato il rispetto delle regole e rivendicato il diritto ad essere informati delle minoranze e ad avere accesso agli atti che chiedono di consultare. Chiamato direttamente in causa, Fortis, ha precisato: "Le deleghe le assegna il sindaco, essere rimasto fuori dalla giunta non è un problema per me. Siamo una maggioranza compatta e coesa". Al suo esordio in consiglio, Stefania Sala, ha chiesto una città più a misura di giovani: "Amiamo Stresa, ci piace viverci, vorremmo un po' più di vita e di iniziative. Ho sentito questa sera parlare di politiche giovanili. Bene, sono andata a vedere il link Politiche giovanili sul sito del comune, va aggiornato. In parte si tratta di cose vecchie di due anni. Alcuni titoli non si aprono nemmeno". Alle osservazioni critiche di Severino e Macrì, Bottini, ha replicato: "Ci siamo presentati per continuare il lavoro portato avanti negli ultimi 10 anni e terminarlo. E' così con il porto, con la scuola alberghiera e il campo da calcio (lunedì abbiamo la conferenza dei servizi in Provincia), per  la funivia ci incontreremo mercoledì in comune con la Scr (la società di consulenza regionale. E, sempre sulla funivia, assicuro Macrì che non spenderemo un centesimo in più di quanto dichiarato (1,8 milioni di euro, ndr). Alla consigliera Sala assicuro che il dialogo con me sarà sempre possibile". Meno tenero con Alessandro Bertolino che aveva promesso di ripresentare "le interpellanze e le interrogazioni che, da febbraio, attendono una risposta per rispetto ai cittadini e ai consiglieri che con me le avevano firmate". "Alcune considerazioni del consigliere Marcrì - ha concluso Galli - meritano delle precisazioni. L'ordinanza che ha dato luogo al diverbio fra i due esercenti è entrata in vigore a giugno ma era stata prevista, con delibera di giunta, a marzo. Quanto all'accusa di aver speso 52 mila euro per la mostra di modellismo al Palazzo dei congressi, il comune non ci ha messo un euro. Ha concesso la sala per 4 giorni che corrispondono a quella cifra se l'associazione avesse dovuto pagare l'affitto. Se il 40 per cento degli stresiani non ha votato, è certamente colpa nostra come maggioranza ma è anche una conseguenza del clima che s'è creato in consiglio con accuse di violare le regole e di essere animati da interessi di parte. Credo che un clima più sereno contribuirebbe a riavvicinare i cittadini alla politica". 

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