La Regione non è riuscita a salvare l'ufficio postale di Carciano, giovedì 25 giugno, nell'incontro con Poste Italiane a Torino. La notizia è diventata ufficiale solo ieri, quando è stata diffusa da Torino la nota del vicepresidente Aldo Reschigna. Gli altri comuni mobilitatisi insieme a Stresa nei mesi scorsi, invece, sono riusciti ad ottenere l'apertura a giorni alterni dei propri uffici. Si tratta di Cossogno, Miazzina, Bée, Premeno, Antrona Piana e Macugnaga. E' il secondo ufficio postale che Stresa perde nel giro di pochi anni, dopo quello di Magognino. Inutili si sono rivelate le 800 firme raccolte in poche ore tra i residenti e l'ordine del giorno votato, nei mesi scorsi in consiglio comunale. Per Stresa e frazioni, il solo ufficio rimasto operativo è quello di Stresa capoluogo. Soddisfatto Reschigna, meno i sindacati. "Un risultato che consideriamo deludente in termini sociali, economici e occupazionali" commenta Liana Righi (Cisl) che accusa l'azienda d'aver imposto l'assenza dei sindacati agli incontri istituzionali per poter imporre le sue scelte.
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