Primo quesito sulle imposte locali: le addizionali e la Tasi che Stresa non applica, la tassa di sbarco nel caso che una sentenza ne disponesse l'applicazione anche ai motoscafisti. Nessuno dei 4, se diventasse sindaco, introdurrebbe le addizionali. Vallenzasca toglierebbe la tassa di sbarco "perchè la normativa non è ben chiara". Macrì del Giudice estenderebbe l'esenzione dall'Imu sulla prima casa anche ai titolari di una sola unità immobiliare residenti fuori Stresa o all'estero che la mettono a disposizione di un familiare e agirebbe al ribasso sulle aliquote della Tassa rifiuti alle utenze domestiche. Severino, oltre a mantenere le esenzioni sulle addizionali e la Tasi, agirebbe sulle spese cercando di ridurle "anche quelle piccole". E' perplessa sulla tassa di sbarco ma la manterrebbe: "Nell'ultimo consiglio comunale è stato deciso di vincolarla (con l'imposta di soggiorno) alla copertura del contributo comunale per la funivia. Però la manterrei a 0,50 euro".Bottini ha sottolineato: "In 10 anni non abbiamo mai applicato l'addizionale Irpef. Agli stresiani non residenti che mettono a disposizione l'alloggio ai familiari già pratichiamo delle detrazioni. La tassa di sbarco viene interamente investita sulle isole".Sesondo quesito: le frazioni. Per Macrì del Giudice "sono abbandonate a sé stesse. In queste settimane le abbiamo girate tutte. Abbiamo raccolto lamentele sullo stato di trascuratezza, sul precario assetto delle strade. La riqualificazione della Napoleonica è rimasta incompleta. Se vincessimo, istituiremmo dei bus navetta tra le frazioni collinari e Stresa. Sulle isole c'è la stessa situazione. Altri candidati ci sono appena stati. Solo promesse e nient'altro". Il sorteggio ha consentito a Bottini la replica immediata: "Indicare lo stato di trascuratezza delle strade e basta non rispecchia la realtà. Prima di mettere il 'vestito buono' abbiamo realizzato i sottoservizi: reti idriche e fognarie, cavi elettrici. E siamo partiti dalle frazioni. Da Brisino, Magognino, Carciano sono almeno 7 anni che non arrivano segnalazioni di interruzione dell'acqua potabile. Rimane da risolvere il problema di Stresa centro. Contiamo di farlo nei prossimi 5 anni". A metà strada tra Macrì e il vicesindaco s'è collocata Severino: "Sono contenta che Bottini abbia fatto i sottoservizi. Ci proponiamo di completare il suo lavoro e di farlo meglio. Vorremo ridare alle frazioni una vita sociale, oggi sono dei dormitori. I negozi chiudono e non rimane più niente. Incentiveremmo il mantenimento di quel poco che è rimasto". "Con la densità abitativa che abbiamo, siamo tutti un po' decentrati, io migliorerei i servizi perchè nessuno si senta emarginato", ha concluso il giro Vallenzasca, Terzo quesito, la sicurezza. Per Macrì del Giudice, la giunta uscente non ha fatto nulla: "Mi consoscete, sono stato per tanti anni comandante della polizia municipale, eravamo in 7 ma c'eravamo sempre, anche la domenica, anche il primo maggio quando in giro di vigili non ce n'era nemmemo uno. I ladri hanno iniziato ad entrare nelle nostre case. Non era mai successo. I vigili che arrivano a Stresa da altri comuni scappano. Perchè nessuno vuole rimanere a Stresa? E le telecamere di videosorveglianza? Perchè non vengono collocate". "Ci sono da tre anni all'ingresso di Stresa - ha replicato piccato Bottini - , forse abbiamo sbagliato a non pubblicizzarle. La sicurezza è compito delle forze dell'ordine statali, carabinieri e polizia. I molteplici compiti cui devono attendere i vigili urbani li trattengono spesso in ufficio. E' per questo che in strada se ne vedono pochi". "Per Stresa - è l'opinione di Severino - un corpo di polizia municipale è eccessivo. Fu istituito dal commissario prefettizio quando i vigili erano 8, adesso sono 5. Un comandante è di troppo. Potremmo consorziarci con altri. Penso a Baveno perchè siamo confinanti oppure al corpo di polizia associata dei comuni del Vergante". Vallenzasca, sull'aumento delle telecamere di videosorveglianza non è d'accordo: "Finiremmo per essere videosorvegliati anche noi".Quarto quesito i parcheggi. Macrì del Giudice: "Anche qui abbiamo girato Stresa in lungo e in largo, In certi giorni trovare un parcheggio è impossibile. Siamo stati al parcheggio per bus, abbiamo parlato con gli autisti. Sono costretti a presidiare i mezzi tutto il tempo senza potersi allontanare per paura dei ladri, devono arrangiarsi in mancanza di servizi igienici, pagano 48 euro al giorno. Li vogliamo far scappare i turisti? Dieci anni fa ci avevano promesso che avrebbero realizzato un parcheggio multipiano alla Gabbiola, è una delle tante promesse mancate". Marcella Severino: "A Stresa ci sono 1280 stalli, 500 a pagamento per un introito di 600 mila euro l'anno. Stresa Servizi su cui eravamo perplessi, ma che è cambiata anche grazie a noi, incassa 600 mila euro l'anno. Si potrebbero ottenere altri parcheggi in centro a mo' di compensazione del il grande albergo che dovrà sorgere (quello tra il La Palma e il Des Iles Borromées, ndr)". "Di parcheggi ne abbiamo fatti - ha ricordato Bottini -. vicino al palazzo dei congressi al lido di Carciano. Presto faremo quello per i camper a lato del ponte sul fiume Roddo. Il parcheggio dei bus lo sposteremo in via Selvalunga e in piazza Sant'Ambrogio metteremp a disposizione il parcheggio gratuitamente ai residenti, in particolare a quelle delle frazioni". Vallenzasca ha puntato il dito contro il mancato parcheggio alla Gabbiola: "Era tra i punti principali del primo programma di Di Milia, nel secondo è sfumato fino a scomparire del tutto. Si può recuperare con un progetto finanza, in collaborazione con il privato". Sui parcheggi c'è stata una coda polemica. Macrì del Giudice ha chiamato in causa "la candidata Severino, che ha amministrato il comune per alcuni anni, e il signor vicesindaco: chiedo perchè della Gabbiola non s'è fatto nulla?". Piccata la replica di Severino: "Noi, con il sindaco Giorgio Diverio, una soluzione l'avevamo trovata. Il progetto l'avrebbe fatto l'architetto Mario Botta in cambio, completamente gratis, della riqualificazione di piazza Marconi, Qualcuno ha preferito far cadere la giunta!". Quinto quesito: cultura e turismo. Bottini ha promesso di mantenere le manifestazioni che hanno dato lustro a Stresa, di continuare a utilizzare casa Ruffoni sull'Isola Pescatori, di trasferire la biblioteca alla palazzina Liberty, dopo averla riqualificata ma, soprattutto, s'è concentrato sulla funivia: "Va riattivata entro la stagione invernale". Palazzina Liberty al centro anche del programma culturale degli altri 3 candidati. Severino ha promesso anche la riqualificazione della rete dei sentieri e ha lanciatol’ideaa d'un evento di richiamo al Mottarone "per compensare lo stop della funivia". Macrì del Giudice ha colto l'occasione per confermare il suo giudizio fallimentare sui 10 anni di giunta Di Milia - Bottini: "Il palazzo dei congressi era stato concepito per lo sviluppo turistico, oggi è una scatola vuota". Punture di spillo sul Mottarone tra Bottini e Severino."Ricordo alla candidata Severino che il suo gruppo politico (Lega Nord. Quando abbiamo votato l'aumento di contributo per la funivia s'è assentato e non ha partecipato alla discussione", ha detto il vicesindaco. "Sono usciti ( Alessandro Bertolino e Matteo Diverio, ndr) perchè ritenevano non legittimato a deliberare un consiglio in scadenza. Il mio gruppo politico, adesso, è una lista civica con persone di diverso orientamento", ha replicato Severino.Ultimi due quesitii scelti da Gemelli. Il primo: tre cose che fareste nei primi 100 giorni. Vallenzasca s'è sottratto alla risposta: "In 100 giorni non si fa nulla. Nei primi due anni si decide, negli ultimi 3 si fa quello che s'è deciso". Per Macrì del Giudice la prossima giunta avrà le mani legate: "Ci hanno vincolato con la funivia e con il porto turistico. O sono sicuri di vincere o vogliono impedirci di lavorare. Faremmo le piccole cose le piccole manutenzioni". . Severino: "Controllo minuzioso delle cose da fare, sistemazione del lungolago che adesso è uno sconcio, individuazione delle piccole manutenzioni". Bottini ha ribadito la priorità della funivia: "Dobbiamo farla ripartire, nei primi 100 giorni mi dedicherò esclusivamente a questo. Secondo quesito: se non foste candidati chi degli altri 3 voteresete. Severino: "Mi piacerebbe che il prossimo sindaco fosse una donna". Bottini: "Vallenzasca, un amico al di à delle contrapposizioni". Macrì del Giudice: "Macrì del Giudice". Vallenzasca: "Una persona terza e indipendente. Ci ho provato ma non sono riuscito a convincere l'avvocato Romano Ottolini, e il gastronomo Alberto Gozzi (già responsabile delle cucine del Quirinale, ndr). Ho tentato di convincerli ma non ci sono riuscoto.
Nessun commento:
Posta un commento