E’ stato il parroco, don Gian Luca Villa, a benedire, al termine dei discorsi ufficiali la statua lignea diAntonio Rosmini, che troverà collocazione definitiva, una volta restaurata, nella e-cappella Ecumenica alla destra dell’ingresso parrocchiale. Del resto, ha ricordato prima della messa, l’idea era partita proprio da lui da quando “appena nominato entrai per la prima volta in questa chiesa, in visita riservata, e mi colpì l’assenza di qualsiasi segno che ricordasse il passaggio di Rosmini in un luogo nel quale doveva certo essersi recato spesso a pregare e celebrare funzioni religiose”. Una lacuna che questa mattina è stata colmata con la benedizione, impartita da don Villa in cima alla scalinata di villa Ducale e la processione con la statua portata a spalla dagli alpini della sezione Intra e accompagnata dalla musica della banda di Forno. “E’ con Rosmini che si sviluppa il turismo a Stresa. Prima del suo arrivo era un villaggio di pescatori. E’ per far visita a lui che sono arrivati personaggi importanti, dall’Italia e dall’estero, contribuendo a quella fama di cui Stresa gode ancora oggi”, ha sottolineato il direttore del Centro studi, padre Umberto Muratore. A dare il benvenuto della città è stato il sindaco, Canio Di Milia. Dopo di lui sono intervenuti il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini e l’assessore del comune di Rovereto Giovanna Sirotti
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