E’ l’ex assessore Mauro Fortis, consigliere di maggioranza in carica, il secondo aspirante sindaco a materializzarsi sulla scena politica cittadina. Nei giorni scorsi ha iniziato a contattare potenziali candidati. Si tratterebbe della seconda lista espressione della maggioranza uscente messa in campo per ridurre spazi e consensi ai potenziali, futuri oppositori ventilata, in dichiarazioni ai media locali, dal vicesindaco, Giuseppe Bottini. “Progetto Comune”, la lista civica alla quale sta lavorando la Lega, sarebbe orientata su un candidato donna. L’avrebbe addirittura già individuata e attenderebbe dall’interessata lo scioglimento della riserva. Autoesclusa la segretaria, provinciale e cittadina, della Lega, Marcella Severino, visto che il Carroccio punta ad aggregare un consenso più ampio di quello leghista. Contatti a 360 gradi anche da parte del gruppo uscente “Insieme” che non può più riproporre Giovan Battista Vecchi, per sua scelta. Alfredo Macrì del Giudice è in campo da inizio febbraio. Il vero nodo da sciogliere è quello del futuro di “Stresa e frazioni”, che ha amministrato Stresa negli ultimi 10 anni. Il “conclave” svoltosi in settimana s’è concluso con una fumata nera. Il candidato alla successione di Canio Di Milia, ancora incerto se rimanere in lista sia pure in una posizione defilata o saltare un giro, non ha ancora sciolto la riserva se esserci o meno. Dalla sua assenza, o presenza, dipende anche la scelta del Partito democratico, il cui peso elettorale è cresciuto nelle ultime elezioni europee e regionali sfiorando il 40 per cento anche a Stresa. Se la maggioranza uscente, come appare probabile – anche se non ha ancora individuato un candidato sindaco – si ripresentasse la scelta sarebbe obbligata. Al momento, infatti, né Il Pd di Stresa, né quello provinciale hanno ancora discusso la collocazione del partito nell’ormai imminente campagna elettorale.
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