Le piste in vetta al Mottarone possono riaprire, dopo il riavvio della procedura di asservimento delle aree sciabili alla pubblica utilità, deliberato all’unanimità dal consiglio comunale. Delibera che, ha spiegato Di Milia “adottata su indicazione del Tar Piemonte che, in parte ha annullato la nostra precedente decisione del 2011, parte lo stesso regolamento di applicazione della legge da parte della Regione. E’ stato il Tar a suggerire l’indicazione di una indennità, che abbiamo fissato caso per caso da 800 (per i terreni in concessione alla S4, ndr) a poche decine di euro per le aree sciabili non più utilizzate”. Delibera sottoposta preventivamente ai proprietari interessati che hanno presentato le loro osservazioni “che abbiamo accolto quasi integralmente”. Con l’adozione della delibera, ha precisato Di Milia “cessano tutti gli effetti sospensivi ottenuti on i ricorsi precedenti, l’unica autorità cui i proprietari possono rivolgersi è il Commissario per gli usi civici”. Rimane in piedi la questione di legittimità della legge regionale, sollevata sempre davanti al Tar Piemonte dalla famiglia Borromeo, che finirà sicuramente davanti al Consiglio di Stato. Dal punto di vista pratico, la ripresa dell’attività in vetta dipende dalle intenzioni della S4. In apertura di seduta, Lucia Alberto Casaroli (Insieme), ha letto una mozione di censura a nome anche del gruppo della Lega sulla conduzione dell’ultimo consiglio comunale, critica con il sindaco che impedirebbe ai consiglieri di maggioranza di esprimere posizioni autonome. “E’ la solita storia, il consigliere Vallenzasca che ha ispirato il documento, ci considera degli automi, che alzano la mano a comando!”, è sbittati Mauro Fortis. Il vicesindaco, Giuseppe Bottini, s’è detto “personalmente offeso, non ho mai negato una spiegazione né ai consiglieri di maggioranza, né a quelli d’opposizione, le discussioni ci sono ma quando si arriva in aula l’accordo è raggiunto”. “Voi da un lato ci accusate di venir qui ad alzare la mano, dall’altro quando interveniamo ci dite di tacere” ha replicato Luca Albini. “In 30 anni di consiglio comunale ne ho viste tante, ricordo un consiglio in cui non interveniva mai nessuno e un sindaco che diceva ‘chi è d’accordo alzi la mano! L’invito della mozione letta da Casaroli ad abbassare i toni, visto le scadenze elettorali che si stanno avvicinando, mi sembra destinato a cadere nel vuoto”, ha concluso il capogruppo di maggioranza Alberto Galli.
L'approvazione, ieri sera, non è avvenuta all'unanimità, ma tutti i consiglieri di minoranza si sono astenuti.
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