Non si sarebbe ricomposta la frattura tra il sindaco, Canio Di Milia, e il vice, Giuseppe Bottini, che vorrebbe succedergli come candidato primo cittadino alla guida di “Stresa e frazioni”. Il primo insisterebbe per una figura esterna, l’ancora innominato “professionista” con villa a Stresa.. Il nome, in realtà, circola da giorni ma non viene fatto anche perché non se ne conoscono le intenzioni, soprattutto in caso di “divorzio” tra Di Milia e Bottini, che ambisce a chiudere la carriera politico amministrativa da primo cittadino. Né l’uno né l’altro parlano. Il Pd, intanto, per lunedì 23 ha convocato la base. Ha invitato gli stresiani che hanno partecipato alle ultime primarie. Appuntamento alle 21 alla palazzina Liberty. La permanenza di propri candidati in Stresa e frazioni, fino all’emergere dei contrasti tra Di Milia e Bottini, era scontata. In caso di frattura insanabile, al momento improbabile, dovrebbe scegliere con chi schierarsi. La paralisi della maggioranza schiude speranze impensabili, soltanto qualche settimana fa, ai due contendenti che si sono già dichiarati: Alfredo Macrì del Giudice (Uniti per Stresa) e Marcella Severino (Progetto Comune). Il primo, dopo settimane di campagna sul web, ha iniziato a battere il territorio, nei giorni scorsi, con i suoi candidati è stato sulle Isole. La seconda, dopo aver annunciato la propria candidatura, informa sulla pagina fb della lista di aver costituito un gruppo fatto di persone con esperienza e di volti nuovi. Promette una campagna senza veleni.
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