Centoventi figuranti, 37 antiche botteghe artigianali ricreate, 4 mestieri itineranti, scorte esaurite alle tre locande dove Giuseppe invano ha cercato ospitalità per sé e Maria. Questi i numeri del successo della 96° rappresentazione del presepe vivente di Vedasco di ieri pomeriggio. Rappresentazione alla quale il calare della nebbia attorno a mezzogiorno ha conferito quel tocco di suggestione in più che ha arricchito la "scenografia". Circa 200 le registrazioni all'ufficio del censimento anche se ad assistere alla cerimonia sono stati molti di più. A ruba le 150 calze confezionate a mano distribuite dalla Befana, la novità di quest'anno. Soddisfatta, a manifestazione conclusa, Marcella Severino, dell'associazione "Vedasco Re Magi e tradtizione": "Abbiamo esaurito tutte le scorte di viveri, l'anno prossimo dovremo preparare più calze della Befana. Fra quattro anni, il presepe vivente compirà il secolo, lo festeggeremo con un libro".
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