giovedì 4 dicembre 2014

Il maltempo incide sull'ultima variazione di Bilancio

E’ di 23 mila euro l’ammontare dei danni provocati sul territorio di Stresa dall’ultima ondata di maltempo. Questa la voce di spesa politicamente più importante dell’ultima variazione di bilancio del 2014, approvata con 3 sole astensioni dal consiglio comunale. Per il resto si tratta di redistribuzione di cifre di poco conto fra gli uffici. Più vivace il dibattito sull’assestamento di bilancio. Alessandro Bertolino (Lega) ha contestato i 15 mila euro di sconto al gestore della piscina al lido di Carciano: “L’ennesima conferma di un’opera mal congegnata che continua a creare problemi”. “Ci potrebbe anche stare, in ragione del tempo piovoso di questa estate ma, noi che siamo nati qui, siamo cresciuti sotto l’acqua. Lo sappiamo che, con la Liguria, la nostra è una delle zone più piovose d’Italia. E poi, che dire di un gestore che non ha nemmeno ottemperato agli obblighi sulla ristrutturazione del ristorante?”, ha attaccato Piero Vallenzasca (Insieme). “Il ristorante non è stato ristrutturato perché il progetto è stato bocciato dai Beni ambientali”, ha replicato il sindaco, Canio Di Milia. Senza discussione l’approvazione e la messa in liquidazione di Vco Servizi srl, società nata dallo scorporo di ConSerVco che viene deliberata man mano da tutti i consigli dei comuni associati. Qualche discussione ha suscitato l’individuazione del posteggio in piazza Capucci da destinare alla vendita del pesce durante il mercato del venerdì. “E’ una occasione per riqualificare almeno in parte la piazza”, ha risposto alle perplessità delle minoranze Di Milia. Botta e risposta tra Vallenzasca e il sindaco prima del voto, unanime, di adesione all’Unione dei comuni del Vergante per l’istituzione della centrale unica di committenza. All’obiezione del primo che la giunta si sarebbe mossa tardi, Di Milia ha risposto: “Abbiamo voluto valutare con attenzione a cosa aderire, meglio il Vergante con cui siamo già stati associati nella Sev che ricalcare la vecchia comunità montana come hanno fatto altri”. Tra le aree demaniali acquisite dal comune c’è anche la stazione di partenza della funivia Stresa – Mottarone. Circostanza che ha offerto lo spunto a Giovan Battista Vecchi e Vallenzasca per tornare all’attacco sull’accordo con la Regione che prevede, al termine della concessione, che il comune si acquisisca come proprietario l’impianto. Nessuna obiezione all’acquisto del terreno, dall’Enel, sul quale sorge la rimessa dei Vigili del fuoco volontari. Acquisto per il quale, in sede di variazione di bilancio, erano stati destinati 24.600 euro. Con le interrogazioni e le interpellanze il consiglio è entrato nella fase più vivace di contrapposizione tra minoranze e maggioranza. A Lucio Alberto Casaroli (Insieme) che chiedeva conto della partecipazione dei consiglieri di maggioranza alle sedute di giunta, Di Milia ha replicato: “Noi siamo la maggioranza, ci sono dei consiglieri con deleghe che seguono delle pratiche e devono riferirne prima che la giunta, che delibera per conto suo, possa decidere. Teniamo regolarmente delle riunioni prima delle giunte, poi la giunta si riunisce per conto suo”. “Così ci tagliate ulteriormente fuori e le nostre rimangono parole al vento!”, s’è lamentato Casaroli. Di nuovo insoddisfatto, Valenzasca, dalla risposta del vicesindaco, Giuseppe Bottini sugli attracchi d’emergenza alle isole (sono stati progettati e certificati dai tecnici). “Presenterò un nuovo interpello!” ha promesso. “Quando il dirigente mi presenterà la relazione che gli ho chiesto ve la illustrerò”, ha stoppato l’ennesimo tentativo di Valllenzasca di polemizzare sul porto turistico Di Milia. Non ha avuto miglior fortuna Casaroli con la sua richiesta di rendere trasparente il patrimonio immobiliare del comune anche mettendolo on line. Vecchi e Vallenzasca hanno trasformato in un lungo botta e risposta l’interpellanza sulla nuova localizzazione del campo di calcio, in parte superata dalle notizie di d stampa dei giorni scorsi sulla bocciatura della localizzazione in località Campetti dei Beni Ambientali della Regione. Una bocciatura che si sta ripercuotendo sui tempi di avvio del cantiere della nuova scuola alberghiera sul terreno del campo Forlano. Le due opere infatti vanno realizzate contemporaneamente. “Tutte le modifiche sono state chieste dalla Provincia, noi e chi ci ha preceduto, non abbiamo mai avuto voce in capitolo!”, ha ribattuto Di Milia alle accuse al comune di aver perso tempo senza esercitare le dovute pressioni in Provincia. Stessa accusa d’attendismo eccessivo di Vallenzasca a Bottini per non aver risistemato in tempo il pone alla foce del fiume Roddo, chiuso per motivi di sicurezza durante l’ultima ondata di maltempo. Quasi impossibile, alla luce delle liberalizzazioni avviate dall’allora viceministro Pierluigi Bersani e dai regolamenti imposti dall’Unione europea (Bollestiein), regolamentare le attività commerciali. Questa, in sostanza, la risposta dell’assessore al Commercio Carlo Falciola all’interpellante Vallenzasca: “Possiamo intervenire solo in materia igienico sanitaria, di carico e scarico e di sicurezza”.  Ultima schermaglia verbale, tra Vallenzasca e Bottini, sul demanio lacuale. A suo avviso il Grand Hotel Des Iles Borromées godrebbe d’un trattamento di favore. “Non è vero, hanno pagato per la superficie occupata, hanno rinunciato in parte a due aree e stanno trattando per la riqualificazione. I progetti sono stati acquisiti dagli uffici”, ha replicato il vicesindaco. 

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