E’ davvero una storia maledetta, quella della funivia che dal lido di Carciano sale al Mottarone. Alla scadenza del bando per l’assegnazione in appalto dei lavori di rinnovamento tecnologico, alle 12 di venerdì 19, nessuno ha presentato un’offerta. Nessuno ha ritenuto congrui i 2 milioni e 200 mila euro in cambio della concessione all’esercizio per 15 anni richiesti al partner privato. Da aggiungere al milione e 500 mila euro della Regione e al milione del comune di Stresa. Ci sono state manifestazioni d’interesse ma nessuno ha messo mano al portafoglio. Dieci i posti di lavoro a rischio dei dipendenti per i quali si profila la cassa integrazione. Il comune di Stresa, riferisce il sindaco, Canio Di Milia, “verificherà se, oltre alla quota di partecipazione, sia stata qualche clausola, ritenuta particolarmente onerosa da coloro che hanno manifestato il proprio interesse, nel bando. Banco che non abbiamo predisposto noi ma SCR”. Va aggiunto, tra l’altro, che l’onere a carico del privato è lievitato in seguito alla riduzione del contributo regionale che, inizialmente, doveva essere di oltre 1 milione e 700 mila euro.
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